IL CREPUSCOLO E LA STELLA

Lui è l'ombra. André si pone un passo indietro, per essere il suo scudo silenzioso contro il mondo. Il suo sguardo, serio e profondo, è fisso su un punto lontano: il futuro, il pericolo, il destino che sa di dover affrontare per lei e con lei. 

I suoi capelli scuri e la sua uniforme sono i colori della notte, della terra, della radice sicura a cui l'anima di Oscar può aggrapparsi. È il suo baluardo, la sua certezza.

Lei è la luce. Oscar emerge da lui, una fiamma dorata che la sua ombra protegge e nutre. Il suo profilo è teso, nobile, carico di tutto il peso del suo dovere e della sua identità tormentata.

Ma in questo ritratto, non è sola a portarlo. Si appoggia ad André, visibilmente e invisibilmente, e il suo sguardo corre parallelo al suo. 

Non ha bisogno di guardarlo, perché sa che è lì. Sente il suo calore, la sua forza, la sua presenza che le permette di essere chi è.

Insieme scrutano il destino beffardo. 

Quell'orizzonte che per loro contiene tutto: la rivoluzione, la speranza di una vita diversa, la minaccia della fine e la promessa di un amore finalmente vissuto. 

Non c'è bisogno di parole tra loro. La loro unione è in quello sguardo condiviso, in quel respiro che diventa uno solo. 

Non si può raccontare l'uno senza l'altra, perché André è il crepuscolo che accoglie la stella del mattino, e Oscar è quella stella che, per la prima volta, non ha paura di bruciare nella sua notte.

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