La ragazza che non voleva obbedire Giappone, fine anni Sessanta. Una ragazza minuta passeggia per le strade di Tokyo. A vent'anni. Non sa cosa farà "da grande". Ha dovuto metter da parte il suo primo garnde sogno d'infanzia ma un nuovo amore le scalda il cuore. E' una ragazza dall'intelligenza affilata e una fame insaziabile di capire il mondo, ma soprattutto di ribellarsi a quello che la circondava. Il suo nome era Riyoko Ikeda. E il suo primo problema era proprio questo: essere una ragazza. In un contesto fortemente patriarcale, non dissimile da quello che vivevano le nostre nonne in Italia, il desiderio di una figlia di studiare all'università poteva suonare come un'assurdità. Il padre di Riyoko, un uomo all'antica, non capiva. Che bisogno aveva la sua primogenita di laurearsi? Il suo destino era segnato: prima o poi si sarebbe sposata e il suo "lavoro" sarebbe stato quello di fare la casalinga. Il nome datole - bambina buona, compre...